The Many Pieces of Mr. Coo è un avventura grafica dallo stile molto particolare che riprende quello dei vecchi cartoni anni ’50.
Ormai questo genere videoludico non è più sotto i riflettori come un tempo, ciononostante ancora molti sviluppatori vi si affidano per raccontare le proprie storie.
Sarà riuscito The Many Pieces of Mr. Coo a rivelarsi un buon erede dei vecchi classici del genere? Scopriamolo insieme!
Trama
Sin dai primi momenti vestiremo i panni di Mr. Coo, una piccola creatura dall’enorme naso che si ritroverà a rincorrere una mela, attraversando un mondo ai limiti dell’assurdo e popolato da strane creature.
Quando finalmente riusciremo ad addentare la nostra gustosa mela, ecco che si paleserà un problema ben peggiore: riunire i vari pezzi del nostro corpo, come accennato già dal titolo.
Le situazioni in cui ci ritroveremo non la smetteranno mai di stupirci e di lasciarci anche un po’ perplessi, ma è proprio questo a rendere The Many Pieces of Mr. Coo un gioco unico nel suo genere ed in quanto tale tremendamente accattivante.
Sfortunatamente, la storia del nostro protagonista finisce per essere pesantemente troncata sul finale dopo poche ore di gioco, lasciando campo aperto a future avventure simili.
È lodabile il fatto che il titolo riesca a donare un esperienza così interessante nonostante la durata così breve, tuttavia è innegabile che le ore che impiegheremo per completare il titolo non saranno molte e questo potrebbe allontanare molti giocatori dall’acquisto.
Gameplay
Il gameplay di Mr.Coo sarà il classico delle avventure punta e clicca, dovremo quindi interagire con l’ambiente circostante e trovare il modo di sfruttare a nostro vantaggio le azioni eseguite dai vari NPC che incontreremo nel corso della storia.
Spesso la risoluzione dei vari enigmi che ci verranno proposti non sarà immediata e, frequentemente, noi della redazione abbiamo dovuto fare ricorso ai suggerimenti fornitoci dal gioco stesso.
Nonostante ciò, questo non porterà mai il giocatore alla frustrazione, lasciando che la creatività nella realizzazione degli enigmi prevalga sulle difficoltà.
Comparto artistico e tecnico
Il comparto artistico del gioco è chiaramente il suo più grande punto di forza.
I suoi bellissimi scenari, le animazioni curate in ogni minimo dettaglio e la sua forte creatività sono ciò che rendono The Many Pieces of Mr. Coo un quadro in continuo movimento, e rappresentano con efficacia il concetto di videogioco come forma d’arte.
Anche la soundtrack, composta completamente da bellissimi pezzi jazz, è degna di lode, seppur sarà presente solo in alcuni brevi momenti del gioco.
Inoltre, una volta finito il gioco avremo la possibilità di riaffrontare singolarmente ogni capitolo e di collezionare vari foglietti dispersi per ogni livello, occasione sfruttata per mostrare al giocatore i vari bozzetti che hanno portato alla creazione estetica del titolo.
Parlando del comparto tecnico, si può dire che, grazie allo stile grafico essenziale adottato dallo sviluppatore, questo possa tranquillamente girare su qualsiasi configurazione.
Tuttavia, uno dei più grandi problemi di Mr. Coo risiede proprio nel suo comparto tecnico.
Non a caso, l’introduzione di alcune meccaniche come lo switch fra le varie parti del corpo causerà più volte dei bug che potremo risolvere solamente ricominciando daccapo il capitolo, rovinando inevitabilmente la fluidità della nostra esperienza.
Come precedentemente accennato, un ulteriore problema risiede nella mancanza di un vero e proprio salvataggio automatico, che ci costringerà, ogni qual volta dovremmo uscire dal gioco, a ricominciare il capitolo daccapo.
Ringraziamo PressEngine per averci fornito una chiave del gioco per realizzare questa recensione.
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