Recensione The Spirit Of The Samurai – Onore e folklore in stop-motion

Data di uscita
Dicembre 12, 2024
Piattaforme
PlayStation 5, PC, Xbox One
Sviluppatori
Digital Mind Games
Editore
Kwalee

Fra i titoli più interessanti della scena videoludica dello scorso dicembre troviamo senza dubbio The Spirit of The Samurai, opera prima del team Digital Mind Games, che dal 2001 si occupa prevalentemente di cinematiche in CGI.

Annunciato al Future Game Show del 2023, The Spirit Of The Samurai ha attirato l’attenzione, in primis, per il suo stile grafico accattivante: un titolo bidimensionale a scorrimento laterale realizzato con la tecnica dello stop-motion, che lo rende unico nel suo genere. Anche l’ambientazione, il Giappone del periodo feudale, affonda a piene mani nella mitologia nipponica, catturando l’interesse di molti. A poco più di un anno dalla presentazione, l’opera videoludica di Digital Mind Games è finalmente pronta nella sua veste completa.

Sarà riuscito questo titolo a fare breccia nel cuore degli amanti dei metroidvania ispirati alla mitologia giapponese e non solo?
Scopriamolo, a colpi di katana, nella recensione completa.


Storia

Nel gioco vestirete i panni di Takeshi, un samurai giapponese che deve proteggere il suo popolo dall’assalto di un Oni deciso a conquistare la terra con il suo esercito di non morti. Combatterete contro tengu, il terribile Jorogumo, e altre creature profondamente ispirate alla mitologia giapponese.

Una minaccia mortale che spingerà il nostro eroe a sguainare la katana e immolarsi per la causa. La trama, interessante e ispirata ad action come Nioh di Team Ninja, introduce creature demoniache e dungeon sotterranei, proponendo uno stile decisamente più dark rispetto al titolo sopra citato. Le cutscenes, molto ben realizzate, contribuiscono a immergere il giocatore in un’avventura che non annoia, anche se talvolta risulta un po’ banale e scontata.

Un plauso va comunque fatto a Digital Mind Games per la cura nella narrazione e per la messa in scena, anche se non ci troviamo di fronte a un titolo particolarmente innovativo o sorprendente dal punto di vista della storyline.

Longevità

La storia principale potrà essere terminata in massimo sei o sette ore di gioco.
Sono presenti anche alcune missioni secondarie che permetteranno al nostro eroe di ricevere bonus e abilità speciali aggiuntive; in ogni caso, non si andrà oltre le otto ore totali. La difficoltà generale del titolo è mediamente alta (non selezionabile nelle impostazioni di gioco), ma, come scritto in precedenza, è presente un certo sbilanciamento nel combattimento che renderà gli scontri con alcuni boss finali più semplici rispetto a quelli con i nemici standard.


Gameplay

Come accennato, ci troviamo di fronte a un action con struttura a scorrimento laterale.
Ad un primo impatto, The Spirit Of The Samurai potrebbe ricordare un classico metroidvania, ma ci si rende presto conto che così non è. I livelli spaziano dal villaggio assediato da orde di bestie e demoni a dungeon sotterranei e foreste giapponesi, ma il tutto procede in modo piuttosto lineare e rigido. La mappa, presente nel menu, viene utilizzata raramente, e i casi in cui è necessario trovare una chiave per aprire cancelli o porte sono ridotti al minimo.

All’interno della struttura di gioco trovano spazio anche elementi appartenenti ad altri generi videoludici. In alcune sezioni sarà necessario ricorrere a strategie di tipo stealth, nascondendosi dai nemici per evitare di essere uccisi. Altre situazioni richiederanno invece un approccio più platform, con salti precisi tra piattaforme pericolanti per sopravvivere. Nei dungeon, invece, l’elemento survival emerge prepotente, obbligandovi a muovervi lentamente per non cadere vittima di trappole letali.

L’alternanza tra action (molto più presente) e questi generi secondari serve a dare varietà alla struttura. Tuttavia, l’impressione è che gli sviluppatori abbiano messo molta carne al fuoco, senza riuscire a sviluppare in modo completamente appagante ogni aspetto.

Combattimento

The Spirit Of The Samurai non è un titolo propriamente action nella sua interazione contro i nemici, anzi, ci troviamo di fronte a un classico soulslike piuttosto punitivo. Takeshi, utilizzando armi come katane, arco o kunai, avrà la possibilità di affrontare tutti i nemici e boss che gli si pareranno di fronte. Attraverso il tutorial saremo in grado di padroneggiare sin da subito il sistema di combattimento che, se da una parte risulta ben caratterizzato, dall’altra, in diverse circostanze, non restituisce l’effetto desiderato.

Sono molte le occasioni in cui ci è capitato che l’attacco non andasse a buon fine nonostante la pressione del tasto giusto, e questo è capitato anche con il parry che poi avrebbe permesso di contrattaccare l’avversario.
Non si tratta di velocità o precisione, ma di veri e propri bug che si presentano in diverse situazioni e che rovinano un po’ l’esperienza di gioco, rendendola inevitabilmente frustrante.

Molto interessante il sistema di crescita delle abilità del personaggio, che attraverso pergamene potrà acquisire nuove mosse da poter effettuare con la katana; anche in questo caso però ci si renderà presto conto che l’implementazione di queste nuove skills non aggiungerà molta enfasi al combattimento. Questo perchè l’utilizzo dei semplici colpi base ci permetterà facilmente di avere la meglio su gran parte dei nostri avversari e portare a termine l’avventura.

Inoltre, quello che ci ha lasciati un po’ perplessi è la difficoltà dei boss finali, alcuni di essi possono essere sconfitti senza l’ausilio di alcuna abilità sopra descritta e risultano più facili da affrontare rispetto ai nemici canonici; questo purtroppo contribuisce a rendere il livello di sfida poco equilibrato e incostante.

In sostanza, anche se il sistema di combattimento risulta interessante e ben implementato, dall’altra parte si ha la netta sensazione che sia poco approfondito e soprattutto non impattante nelle fasi più critiche ed avanzate del gioco.


Comparto Tecnico

Un gioco bidimensionale può certamente stupire graficamente, e The Spirit Of The Samurai ne è una piacevolissima conferma; va fatto un assoluto plauso a Digital Mind Games per la realizzazione artistica e la creatività impiegata.
Un approccio unico all’animazione dei personaggi, che utilizza il metodo dello stop-motion, conferisce un’atmosfera dark e inquietante all’avventura. Anche il dettaglio di creature demoniache, bestie assassine, samurai non morti e gli altri nemici è elevato e realizzato con cura magistrale. Lo stesso si può dire per le ambientazioni, luoghi e dungeon che risultano ben riprodotti e di buon impatto visivo. Inoltre, le cutscene ottimamente realizzate permettono di godere appieno della trama e rendono l’esperienza visivamente appagante.

Dal punto di vista del sonoro, invece, il livello è altalenante: se da una parte le musiche ed effetti sonori delle armi risultano convincenti, dall’altra alcuni elementi, come i passi del nostro protagonista, non sono per nulla realistici.

Inoltre, al buon doppiaggio in inglese/giapponese si contrappone la totale mancanza dei sottotitoli in italiano (presenti invece in tutte le principali lingue europee).
Nel nostro caso, abbiamo testato la versione PC del gioco, che non richiede requisiti elevati e quindi può essere fruito anche su macchine meno recenti.


Ringraziamo PressEngine per averci fornito una chiave del gioco per realizzare questa recensione.
Seguiteci sul nostro sito per altre recensioni e articoli in arrivo nei prossimi giorni.

The Spirit Of The Samurai (PC)
In conclusione...
Ci siamo avvicinati all'opera di Digital Mind Games con aspettative alte, che purtroppo non sono state pienamente soddisfatte. Le basi per trovarci di fronte a un ottimo action game c'erano tutte e il titolo non manca di certo d'impatto. Tanto potenziale, che però, a causa di alcune criticità legate soprattutto al combat system, al gameplay e a una storia un po' banale e scontata, non permette al titolo di andare oltre la sufficienza.
Pregi
Stop motion e cutscenes rendono atmosfera e narrazione impattanti
Combat system ben implementato ed interessante
Buon comparto grafico
Difetti
Trama un po' scontata e che sa di già visto
Gameplay che non convince appieno
Sistema di combattimento poco approfondito e con qualche bug
Longevità penalizzata dallo sbilanciamento nella difficoltà tra affrontare i nemici canonici ed i boss di fine livello
6.5
Voto