Il titolo di cui parleremo oggi è il seguito di uno dei puzzle game più belli e complessi degli ultimi 10 anni, che torna in questa iterazione a far parlare di sé per l’azzeccatissima giustapposizione di enigmi cervellotici e tematiche di carattere filosofico.
The Talos Principle 2, sviluppato da Croteam (conosciuti dagli appassionati per il leggendario Serious Sam) e prodotto da Devolver Digital, non è che l’ennesimo esempio di un prodotto che sa andare controcorrente nel proporre un’esperienza di nicchia ma non per questo meno stupefacente.

Seppur si mostri all’apparenza come un normale puzzle game, TTP2 ha dimostrato di contenere un’esplosione di contenuti di altissima qualità, superando le nostre più rosee aspettative sotto ogni punto di vista.

Ma cosa rende questo titolo così speciale?
Scopriamolo in questa recensione!


Incipit

Per chi non avesse giocato il primo titolo della saga, anch’esso molto valido per quanto decisamente primitivo, è necessario esporre una breve introduzione al complesso ed ispirato mondo di gioco di cui ci vedremo ancora una volta protagonisti.
Gli eventi del primo capitolo si svolgono in un non troppo lontano 203X, al seguito dell’estinzione totale dell’umanità a causa del riscaldamento globale

Per chi non avesse giocato il primo titolo della saga, anch’esso molto valido per quanto decisamente primitivo, è necessario esporre una breve introduzione al complesso ed ispirato mondo di gioco di cui ci vedremo ancora una volta protagonisti.
Gli eventi del primo capitolo si svolgono in un non troppo lontano 203X, al seguito dell’estinzione totale dell’umanità a causa del riscaldamento globale, che ha sterminato ogni essere umano lasciando intatta solamente la flora e la fauna.

Nel disperato tentativo di rendere immortale la propria storia, un gruppo di scienziati decide di progettare una nuova “umanità”, composta da robot che potessero ridare una parvenza di civiltà al mondo dopo la scomparse dei loro padroni.
A questo scopo viene creata una simulazione collettiva, all’interno della quale le coscienze dei prossimi custodi del pianeta potessero prepararsi al concepimento tramite la soluzione di complicati puzzle e domande di natura filosofica.
Sotto il giudizio dell’IA senziente Elohim, progettata per mettere alla prova i nuovi umani verso la strada del risveglio, i robot si trovano ad affrontare una simulazione corrotta e intrisa di pericoli.

Mentre nel primo capitolo interpreteremo Athena (il primo “umano”) nel suo viaggio verso il risveglio, in TTP2 vestiremo i panni di 1K, l’ultimo “umano” la cui nascita era stata pianificata dagli antenati ed in quanto tale la personificazione di un evento di enorme rilevanza sociale all’interno della nuova civilizzazione.

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Trama e persΘnaggi

Finalmente usciti dalla simulazione, verremo accolti da una cerimonia in onore del completamento dell'”obiettivo” designato dai nostri antenati biologici, tuttavia, i festeggiamenti verranno interrotti dalla misteriosa apparizione di Prometeo che ci avviserà della presenza di nuove sfide in attesa di soluzione.
Colti di sorpresa da questo evento, verremo a conoscenza della colonia di New Jerusalem, insediamento in cui i nuovi “umani” hanno costruito le basi per una nuova civiltà.

Attratti dal mistero dell’apparizione di Prometeo e del rilevamento di un’immensa struttura piramidale nelle vicinanze dell’insediamento, ci uniremo ad un gruppo di robot per indagare sull’accaduto ed accettare la sfida dell’apparizione.
Nel corso degli eventi TTP2 ha modo di esplorare un’ampia varietà di tematiche filosofiche ed umane, dalla necessità di non ripetere gli errori della precedente umanità alla natura stessa della civilizzazione.
Il tutto viene filtrato attraverso una lente narrativa che congiunge con ispirazione e maestria concetti di origine mitologica greca ed egizia con le tematiche del nuovo mondo post-disastro.

I numerosi personaggi che avremo modo di incontrare nel nostro viaggio sono meravigliosi, resi unici ed inimitabili da una scrittura dei dialoghi di assoluto pregio e da un lavoro di design e doppiaggio semplicemente ineccepibile.
Nell’interagire costantemente con questi automi, non sarà affatto difficile giustificare il loro ruolo nell’evoluzione della civiltà umana, riprendendo di fatti la maggior parte dei tratti distintivi dei loro padroni seppur mantenendo una razionalità tipica di una macchina.

Questo sorprendente lavoro di world building viene definito ancor di più dall’aggiunta di alcuni piccoli elementi, primo fra tutti l’integrazione di una piattaforma social e di messaggistica direttamente nelle nostre periferiche oculari, nei quali potremo interagire con il resto dell’umanità tramite dialoghi a risposta multipla.

In definitiva, abbiamo adorato la scrittura narrativa di questo titolo non solo per la grandiosità del suo incipit, ma anche per la caratterizzazione dei personaggi e per la costruzione del meraviglioso ed intrigante mondo di gioco.


Gameplay

In qualità di puzzle game cervellotico, The Talos Principle 2 ha ben pochi rivali all’interno del mercato videoludico moderno.
La natura dei continui puzzle che il gioco ci proporrà prima nelle simulazione e poi nelle 12 macroaree esterne ed interne alla megastruttura piramidale, muta solo nei dettagli e nella complessità, senza rinunciare ad assumere un’identità coesa ed assolutamente riconoscibile.

Nella quasi totalità dei casi, il nostro compito si limiterà all’accoppiare in maniera corretta dei raggi di diverso colore per sbloccare la strada verso la risoluzione, stando ben attenti a non intralciare i numerosi paletti e regole che il gioco inserisce in qualità di ostacoli ulteriori.
Discorso leggermente diverso per quanto concerne la creazione dei “ponti” verso i nostri obiettivi, un’aggiunta al loop di gameplay non particolarmente brillante ma che dona un’ulteriore senso di varietà alla componente puzzle game.

In ogni caso, la soluzione, meta irrinunciabile dei nostri instancabili tentativi e sperimentazioni, sarà sempre e solo una sola entro dei limiti estremamente stretti del posizionamento dei vari strumenti di cui verremo dotati.


In questo senso, TTP2 tende a premiare la logica sopra la creatività, anch’essa elemento utile ma non necessario della medesima intuizione.
La quasi totalità delle “stanze” di cui si compone l’esperienza può essere completata in poco più di un minuto, ma non saremmo affatto stupiti all’idea di un giocatore portato ad abbandonare il titolo poichè scoraggiato dalle difficoltà di un singolo puzzle.
Alcuni puzzle si riveleranno infatti molto difficili e il titolo non offre alcun tipo di spinta o aiuto al giocatore anche nel caso dovesse rimanere bloccato per diverso tempo.

Se non altro è importante sottolineare quanto il corretto svolgimento di uno di questi enigmi possa portare ad un senso di appagamento davvero importante, sottolineato da una progressione narrativa onnipresente nel raggiungimento di ciascun obiettivo.

Ad accompagnare senza troppo distacco le fasi puzzle del titolo, una componente esplorativa sorprendentemente piacevole ci permetterà di raccogliere testimonianze della passata civiltà umana sottoforma di log testuali, audio e scansioni di vario genere.
Il tutto mescolato in un’esperienza di gioco che non deluderà i fan del genere senza rinunciare a stupire occasionalmente i giocatori più casual con un comparto estetico di impatto ed un world building intricato e stupefacente.

Le uniche vere critiche in questo senso si limitano a due aspetti fondamentali, la durata forse eccessiva del titolo (intorno alle 20 ore per un normale playtrough) e l’eccessiva rigidità nella ricerca delle soluzioni.

In sostanza riteniamo che il gameplay di TTP2, ancora una volta geniale e cervellotico, sia la dimostrazione dell’incredibile capacità di Croteam di variare tematica e genere dimostrandosi tutt’altro che incapace nel compito.


CompartΘ artistico

Il comparto artistico di TTP2 è senza dubbio una delle più grandi sorprese di un prodotto che non smette di meravigliare e stupire chi ne sottovaluta le molteplici ed innegabili qualità.
La profondità del world building che abbiamo decantato nel segmento dedicato all’incipit e la trama si riflette perfettamente nella meravigliosa realizzazione artistica e tecnica delle ambientazioni, incredibile e mozzafiato nell’insieme quanto nel particolare.

Le numerose aree che avremo il piacere di esplorare, senza escludere l’insediamento futuristico di New Jerusalem, sono monumentali e impressionanti, quasi un tributo alla rivalsa della natura e a ciò che potremmo definire una civiltà fuori dal tempo.

Il forte contrasto fra i tranquilli paesaggi naturalistici, la maestosità delle strutture “aliene” e le rimanenze della civiltà umana non fanno che alimentare uno scontro fra diverse enormità che convergono in un unico quadro dall’aspetto ipnotico e affascinante.
In tal senso, è davvero una fortuna che il gioco metta a nostra disposizione una modalità foto, forse a dimostrazione di una velata consapevolezza da parte degli sviluppatori di aver creato un mondo così esaltante alla vista.

Altrettanto positive sono le nostre impressioni sul comparto sonoro, soprattutto per quanto riguarda i ben 44 brani realizzati dal compositore croato Damjan Mravunac (senza dimenticare il cameo musicale del mitico Chris Christodoulou).
Si tratta perlopiù di un susseguirsi di tracce ambient che convergono strumenti classici con la musica elettronica e synth, quasi a voler specchiare anche nella componente musicale il dualismo fra umanità e macchina centrale all’interno del titolo.

Potete recuperare l’album di The Talos Principle 2 su Spotify:

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CompartΘ tecnico

Sfortunatamente, un tale impatto visivo non è facilmente raggiungibile senza l’impiego di grandi risorse computazionali e questo titolo ne risente particolarmente, quantomeno nella edizione PC da noi testata.
The Talos Principle 2 fa utilizzo del tanto discusso Unreal Engine 5, e lo fa sfruttandone funzioni pesanti ed avanzate come il ray-tracing lumen via software.
Su quest’ultimo sarebbe necessario aprire una parentesi in quanto non utilizzato ottimamente, con evidenti casi di flickering soprattutto per quanto concerne riflessi ed ombre.
Altrettanto spiacevole è la mancanza di uno switch apposito per abilitare o disabilitare questa funzione, dal momento che questa risulterà automaticamente attiva impostando il gioco su dettagli Ultra.

Per quanto concerne le performance, l’implementazione dell’ultimo engine di Epic Games continua a dimostrarsi imperfetta ed immatura, fra microstuttering e cali drastici di framerate nelle mappe più aperte.
Nel fare queste considerazioni è importante specificare che il nostro provato si è svolto su un sistema dotato di i9, RTX 3080 e 32GB di RAM, ossia un sistema ben al di sopra dei requisiti consigliati riportati su Steam.


Ringraziamo Devolver Digital e Cosmocover per averci fornito una chiave del gioco per realizzare questa recensione.

Seguiteci sul nostro curatore e sul nostro sito per altre recensioni e articoli in arrivo nei prossimi giorni.

The Talos Principle 2 (PC)
In conclusione...
The Talos Principle 2 è un titolo meraviglioso, perfettamente in grado di interessare sia gli appassionati del genere di riferimento che gli amanti di una buona storia. Forte di una world building eccezionale, un buon gameplay e un impatto estetico da urlo, TTP2 è il seguito perfetto e non vediamo l'ora di sperimentare qualsiasi altra esperienza Elohim abbia in serbo per noi.
Pregi
Incipit e trama molto interessanti
Personaggi scritti con grande maestria
Enigmi soddisfacenti e cervellotici
Esteticamente impressionante
Ottima soundtrack
Difetti
Qualche enigma di troppo
Tecnicamente instabile
9
voto

Di Mario Ricerni

Appassionato di videogiochi, cinema e musica, ha creato STWGames per condividere il sogno di entrare in diretto contatto con l'industria che ha ammirato sin dall'infanzia.