Ambientato nella Polonia durante i primi anni del ventesimo secolo, The Thaumaturge (sviluppato da Fool’s Theory e pubblicato da 11 bit studios) ci cattura con un’intricata rete narrativa e con il particolare fascino che solo il mondo dell’occulto è in grado di offrire. Nelle prossime righe andremo ad esaminare in dettaglio questo gioco di ruolo capace di mischiare elementi storici e fantasy con un tocco di di mistero e investigazione del sovrannaturale.
TRAMA E AMBIENTAZIONE
The Thaumaturge offre una narrazione ricca e perfettamente contestualizzata nell’ambientazione storica, e piuttosto tumultuosa, di una Polonia segnata dalle invasioni e sottoposta a un profondi cambiamenti politico-sociali.
Il giocatore andrà ad assumere il ruolo di Wiktor Szulski, un orgoglioso Taumaturgo dotato di poteri sovrannaturali, che, dopo più di quindici anni di assenza, ritorna alla sua città natale: una Varsavia mutilata dalle influenze di nazioni esterne e caratterizzata da un enorme divario fra le zone ricche e povere della città.
Il suo ritorno è segnato dall’incontro con il suo oscuro passato familiare e dall’approfondimento dei legami con il mondo occulto dei Salutor, entità sovrannaturali che influenzano il destino umano e che Wiktor deve imparare a domare per poterli sfruttare a suo vantaggio.
Le atmosfere cupe e i dettagli accurati delle ambientazioni trasportano il giocatore in un mondo sospeso tra il reale e il sovrannaturale, dove ogni angolo nasconde segreti, pericoli inaspettati o anche solo elementi comuni per immergerlo ulteriormente nella quotidianità della società polacca di un’epoca così turbolenta.
Non sarà raro infatti incorrere in lettere, giornali o oggetti apparentemente insignificanti che però, agli occhi di un taumaturgo, possono rivelarsi ricchi di interessanti dettagli sullo stato emotivo di chi vi ha interagito, o più generalmente, sulle condizioni di vita dei cittadini di Varsavia.
Stratificata e soddisfacente, la trama di The Thaumaturge ci ha convinto grazie al modo in cui gli eventi narrativi si susseguono in maniera armonica e senza forzature, a cui si aggiungono poi le sempre interessanti esternazioni dei pensieri e preoccupazioni personali dei personaggi principali.
GAMEPLAY
Il gameplay di The Thaumaturge può essere diviso in diverse macro-parti, tutte con aspetti rifiniti e dettagliati che si combinano per creare un’esperienza di gioco coinvolgente e stimolante in qualsiasi momento: che si tratti di esaminare i personaggi e l’ambiente oppure di pianificare le proprie mosse in combattimento infatti, il gioco non smette mai di divertire.
L’esplorazione e le scelte
Una parte considerevole del gameplay riguarda l’indagine esplorativa degli ambienti circostanti, collezionando prove ed esaminando le tracce emotive che gli individui lasciano sugli oggetti con i quali interagiscono, ottenendo la conoscenza necessaria a trarre conclusioni per risolvere i vari misteri in cui incorreremo.
Il combattimento
Il sistema di combattimento di The Thaumaturge è basato su un approccio tattico a turni, dove il giocatore deve pianificare attentamente le proprie mosse per sconfiggere avversari sempre più pericolosi utilizzando i poteri della taumaturgia e dei Salutor.
il giocatore può anche lanciare incantesimi e attacchi devastanti contro i nemici, sfruttando al meglio le loro debolezze psichiche per causare sofferenze e sfinire i nemici, o per disabilitare alcuni dei loro tratti per renderli così vulnerabili a potenti mosse finisher.
I “Salutor”
I Salutor sono creature sovrannaturali che possono essere combattute e controllate, e costituiscono una parte fondamentale del gameplay e del combat system, in quanto ogni Salutor ha abilità e caratteristiche uniche che offrono al giocatore una vasta gamma di opzioni tattiche.
Sebbene siano immateriali e invisibili agli occhi delle persone comuni, i taumaturghi possono sfruttare le loro abilità per manipolare la mente delle persone o sferrare brutali attacchi quando la situazione comincia a prendere una brutta piega, ottenendo un oscuro vantaggio anche quando ci si trova in inferiorità numerica.
Upyr
Upyr è il fantasma di un nobile di origini slave che ha scommesso la sua vita assieme a quella dei suoi compagni per poi perderla in un onorevole combattimento, rendendo l’arroganza e l’orgoglio dei peccati in grado di attirarlo.
Upyr è in grado di curare e ridurre la concentrazione mentale dei nemici che affronta, mentre la forza delle sue capacità offensive dipende dalla quantità di punti vita posseduti da questi ultimi.
Bukavac
I Bukavac sono occasionalmente menzionati in leggende e favole di alcune regioni slave, descrivendoli come l’incarnazione della forza bruta e l’inesorabile punizione per eventi che devono ancora accadere, rendendoli attratti dai peccati originati da atti e desideri proibiti e violenti, come quello di uccidere.
Durante i combattimenti, il Bukavac usa abilità offensive incentrate sulla sofferenza, ovvero una forma di danno nel tempo che può far crollare anche il più robusto dei nemici in una manciata di turni.
Questi sono solo due degli esemplari di Salutor che il giocatore può usare ed evocare a piacimento. Ogni Salutor possiede infatti i suoi punti di forza unici, permettendo dunque al giocatore di avere a disposizione il modo migliore di approcciarsi a qualsiasi situazione di pericolo si possa presentare.
Per quanto riguarda i restanti, dovrà essere il giocatore ad esplorare i vicoli di Varsavia cercando le persone in possesso dei tratti caratteriali negativi in grado di attirare a sé queste creature tanto potenti quanto sfuggenti, nel tentativo di riuscire a domarle.
Il gameplay ci ha piacevolmente sorpresi con la varietà di approcci offerti e un livello di sfida bilanciato, in modo da rendere i combattimenti una componente piacevole e poco ripetitiva.
COMPARTO ARTISTICO E TECNICO
In The Thaumaturge, la quantità di contenuti e lavoro dietro a tutto ciò che concerne il comparto artistico è genuinamente impressionante, e le grafiche caratterizzate da una palette di colori intensi e toni scuri contribuiscono a creare un’atmosfera perfetta per la natura del gioco.
Un’importante menzione d’onore va di sicuro dedicata agli archivi contententi tutto ciò che Wiktor ha ritrovato durante le sue indagini ed esplorazioni, catalogando qualsiasi elemento e fornendo un’esaustiva descrizione del contenuto accompagnata, molto spesso, anche da illustrazioni o schizzi.
La modalità con la quale le emozioni vengono comunicate attraverso la narrazione è sicuramente uno dei principali punti di forza di The Thaumaturge.
Per quanto riguarda il comparto audio il doppiaggio è di ottima qualità, specialmente considerando le origini polacche dei personaggi, che richiedono un attento uso di cadenze e accenti, in modo da farle sembrare naturali pur senza ledere alla capacità di comunicazione in un inglese corretto.
I modelli dei personaggi sono ben realizzati e ricchi di personalità, perfettamente contestualizzati nell’epoca e nei ceti sociali dei personaggi in gioco. Peccano solo le animazioni facciali, che ogni tanto lasciano a desiderare, soprattutto nei primi piani durante i dialoghi.
Le soundtrack strumentali composte da Sebastian Syczynski aggiungono livelli di immersività all’atmosfera che il gioco vuole riuscire a creare, mentre il dinamismo delle OST risulta particolarmente appagante nelle scene di combattimento, contribuendo significativamente alla spettacolarità di queste ultime.
Per quanto riguarda invece il comparto tecnico, la grafica dettagliata non pesa eccessivamente sulle performance a livello di frame al secondo, ma più volte (e in diverse situazioni) il gioco ha riscontrato dei crash che hanno comportato perdite di progressi sul breve termine, rendendo certi episodi particolarmente frustranti.
Il titolo è stato giocato su una RTX 3070ti con un processore di ultima generazione senza avere alcun tipo di problema in merito a temperature o framerate, rendendo i crash e qualche piccolo bug gli unici problemi del gioco a livello tecnico.
Ringraziamo 11bit studios per averci fornito una chiave del gioco per realizzare questa recensione.
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