Nella recensione di oggi esamineremo con precisione clinica un modello di dissipatore a liquido All-In-One appartenente a una delle stilosissime serie del brand Thermaltake, nota casa taiwanese specializzata in case e accessori per i fan del pc-building.

L’ultima serie TH, la V2, è uscita ormai un anno fa e offre miglioramenti tecnici solo marginali rispetto ai suoi predecessori, puntando perlopiù su un’innovazione puramente estetica, con il top del waterblock che assume un design spiccatamente industriale.

La serie TH V2 Ultra ARGB Sync è composta da modelli con radiatore da 240, 280, 360 e 420mm disponibili in bianco e in nero. Il modello da noi provato è il TH360 V2 Ultra ARGB Sync Snow Edition, modello di punta dal costo di circa 200 (ma reperibile ormai anche a cifre più contenute, intorno ai €160).

Completano l’offerta le tre ventole da 120mm e uno schermino LCD da 2,1” capace di riprodurre qualsiasi immagine di tipo .JPG e .GIF, le temperature di sistema e altri valori. Altra caratteristica che abbiamo trovato molto interessante è inoltre la possibilità di visualizzare anche le informazioni meteo della località in cui si trova il PC.

Chi ha letto le nostre precedenti recensioni hardware ha già avuto modo di vedere il dissipatore in azione nella nostra build definitiva.

Il Thermaltake TH360 V2 Ultra ARGB Sync è progettato per gli ultimi socket Intel e Amd ed è dotato di ventole CT120 (ARGB) che, nonostante riescano a raggiungere i 2000rpm, durante le nostre prove si sono dimostrate sufficientemente silenziose, persino nei casi di utilizzo più estremi.
Oltre a essere molto belle, le CT120 offrono la possibilità di effettuare un ordinatissimo cable-management con una daisy-chain, realizzabile sia per gli argb che per le connessioni PWM, in modo tale da limitare il più possibile il disordine e l’ingombro di cavetteria nel retro del case .


ASSEMBLAGGIO:

UNBOXING:

All’interno della confezione troviamo, ben protetti, gli elementi che compongono il TH360 V2 Ultra ARGB Sync ed i relativi accessori.

Sia gli elementi che compongono il dissipatore che gli accessori sono riposti all’interno di buste di plastica trasparenti, a loro volta all’interno di protezioni sagomate in cartone pressato, rendendo la confezione a prova di maltrattamenti da parte dei corrieri. La fiducia è tale che Amazon Italia stessa ci ha mandato il nostro aio senza alcun imballaggio aggiuntivo, e nonostante ciò, è arrivato in condizioni perfette.

Tutto il contenuto della confezione del Thermaltake TH360 V2 Ultra ARGB Sync.

Dentro la scatola troverete:

  • Cavo con lato due teste Micro-USB di tipo B (abbastanza inutili visto che l’aio ha solo una presa, e una delle teste rimarrà in giro per il case se non la fascetterete da qualche parte) e lato ingresso femmina USB 2.0
  • Splitter ARGB 5V (con cover protettive) e 4 pin PWM;
  • Pasta termica Thermaltake;
  • Kit di installazione per piattaforme Intel LGA 20xx, 1366, 115x, 1200, 1700;
  • Kit di installazione per piattaforme AMD AM4, AM5, AM3, AM2, FM2, FM1.
  • Istruzioni per l’installazione rapida, in inglese.
  • 3 Ventole CT120 ARGB Sync.
  • Sistema di raffreddamento radiatore – tubi – pompa/waterblock già pronto all’installazione.

Nota, ahimè, assolutamente negativa e che ci è costata due settimane senza pc, è la filettatura lievemente difettosa di una delle viti del kit AM4.
Un difetto comprensibilissimo se teniamo in conto la natura industriale del componente, ma che ha causato non poco disagio data la quantità a dir poco esigua delle stesse viti contenute nella confezione, solamente due, cosa ci ha reso impossibile fissare un lato del waterblock sul processore.

Anche se la nostra build non è piu completamente bianca, il TH360 V2 Ultra continua ad essere un’aggiunta più che elegante


Abbiamo anche tentato in tutti i modi di contattare l’assistenza Thermaltake per poter ricevere (come capita con altri brand) un kit di montaggio sostitutivo, dato che ci sembrava uno spreco totale rimandare indietro l’intera confezione.
Purtroppo, ad oggi, dopo circa tre mesi dalla ricezione del prodotto, non abbiamo ancora ricevuto risposta, e ci siamo ritrovati costretti ad affidarci all’assistenza di Amazon, che ci ha proposto come unica soluzione possibile quella di rendergli il dissipatore fallato dopo averne ricevuto uno sostitutivo.
Davvero una magra figura per un’azienda di questo calibro.

L’AIO :

Una volta tolto dalla scatola, dovremo liberare il TH360 V2 Ultra da tutte le buste e dagli adesivi trasparenti di protezione, ma vi consigliamo fortemente di lasciarli sulla combo waterblock/pompa/schermo sino al momento in cui dovrete effettivamente fissarlo.

Sfortunatamente la verniciatura di questo pezzo è davvero fragile, poggiatelo in un punto qualsiasi del case anche solo appena appuntito (backplate della gpu, scocca del case, dissipatori vari della mobo) e scalfirete la tinta bianca con un graffio talmente profondo, da arrivare fino allo strato di metallo.


Il problema è talmente tanto grave che dovrete fare la massima attenzione persino ad avvitare il waterblock per fissarlo al socket, perchè, forzando minimamente l’inclinazione della vite per centrare il componente (casistica più che comune, vista la resistenza apposta dai tubi) quest’ultime toccheranno sui lati, grattando via la vernice bianca.

Il waterblock è bellissimo, nulla da dire, ma avremmo maggiormente apprezzato una scelta di tinta meno… economica, un pochino più resistente ai graffi.


Dal waterblock parte il cavo di alimentazione a 4 pin della pompa, bianco e sottile, dall’ingombro limitatissimo. Discorso non analogo invece per la connessione micro usb sulla parte superiore dell’anello esterno e l’assurdo cavo a y in dotazione, che occupano parecchio spazio inutile.

Aldilà delle scelte davvero bizzarre di cui abbiamo appena parlato, lo schermo LCD 2,1” è davvero ben fatto, con una qualità di colore ottima e la capacità di riprodurre GIF, anche molto elaborate, a un’ottima risoluzione.

I tubi sono realizzati in maniera davvero solida con un ottima gomma a bassa traspirazione, un rivestimento in tessuto e sono collegati a una coppia di raccordi in grado di ruotare fino a 90° e che abbiamo trovato utilissimi per adattare il passaggio dei tubi a ogni possibile configurazione, soprattutto durante un aggiornamento ulteriore della nostra build, quando siamo passati da una più contenuta rtx3070 a una mastodontica 4080 Super.

Grazie ai comodi e solidi raccordi, installare il TH360 V2 Ultra ARGB Sync a lato nei case ”ad acquario” si rivela facilissimo.



Il radiatore lamellare è di ottima qualità ed è abbastanza sottile da consentire in case di medio/ampie dimensioni l’installazione di ben sei ventole da 120 mm in configurazione push/pull, di cui abbiamo approfittato.

INSTALLAZIONE:


Aldilà dei problemi descritti in precedenza, il processo di installazione si è rivelato una vera passeggiata.
Una volta poggiate le ventole nella parte superiore del case, fatti passare i cavi negli spazi appositi e collegati in daisy chain, le abbiamo infine fissate contro il radiatore, e poi ripetuto le stesse operazioni con le tre CT 120 inferiori.

Il collegamento dei tanti cavi delle sei ventole è stato laborioso ma agevole grazie al collegamento a catena, e le protezioni incluse nella confezione hanno evitato che i vari collegamenti pwm e argb si staccassero durante il passaggio degli altri cavi del pc, magari rovinando i sottili pin e compromettendo irrimediabilmente l’illuminazione

Le cover fornite con le ventole assicurano la tenuta dei collegamenti nel retro del case, davvero utili!



Unico problema da riportare in questa sezione per i possessori di cpu AMD, l’assemblaggio con il kit (nuovo e in condizioni perfette) per socket AM4 è decisamente più difficoltoso rispetto agli LGA Intel e ha richiesto una notevole quantità di tempo e fatica.
Una volta collegato il waterblock alla cpu, regolati raccordi e tubi per rendere piu agevole la vista dello schermo lcd del TH360 V2 Ultra ARGB Sync e collegati tutti i vari cavi nelle apposite porte abbiamo proceduto ad accendere il pc e a eseguire tutte le prove del caso.


TESTING GROUNDS:

IL SOFTWARE TT RGB PLUS:

Per controllare le varie periferiche argb brandizzate Thermaltake e lo schermino lcd del TH360 V2 Ultra ARGB Sync, la casa taiwanese offre a disposizione il software TT RGB PLUS, che a differenza di molti programmi proprietari del genere si è dimostrato stabile e affidabile… peccato che i problemi risiedessero altrove.


Prima di tutto per circa una settimana dal nostro acquisto i link sul sito non erano funzionanti, fortunatamente si trattava della settimana in cui attendevamo la sostituzione del dissipatore causa viti.

In secondo luogo, e questo è un problema ricorrente e ben più grave, molto spesso lo schermino smette di funzionare correttamente all’avvio di windows, mandando un suono di disconnessione usb, sparendo da gestione dispositivi e proiettando di default la schermata di standby (standard o impostata da voi).
In sostanza impossibilitando l’utente a cambiare GIF o JPG tramite TT RGB PLUS.

Dalle impostazioni di TT RGB Plus sarà possibile cambiare l’animazione di boot del sistema (che non vedrete mai), l’immagine di standby, la possibilità o meno che il display visualizzi la temperatura del liquido di refrigerazione e altre piccole opzioni legate a questa funzione.



Gli unici modi di ovviare a questo problema sono:

A) Attendere che il pc decida in autonomia di far ricominciare a funzionare lo schermo correttamente dopo qualche giorno (cosa che ci è successa una volta, nei giorni di testing).

B) Togliere la paratia laterale del case, disconnettere e riconnettere uno dei capi del cavo micro-usb.

Nonostante i vari update del programma dopo tre mesi dall’installazione dell’aio non siamo riusciti a risolvere il problema (che parrebbe legato ai driver usb o a Windows 11) ed è davvero un peccato, visto che abbiamo deciso di comprare il TH360 V2 Ultra ARGB Sync proprio per il suo schermino LCD e la possibilità di proiettare GIF.

In ogni caso, con il software funzionante, l’utente potrà cambiare in maniera intuitiva l’immagine riprodotta e un numero decisamente consistente di parametri.

Se non avete altre periferiche Thermaltake potrete tranquillamente lasciar perdere la schermata Connect, mentre la schermata My PC invece vi darà informazioni sulla temperatura e sul carico di sistema.

Tutte le regolazioni estetiche possibili del TH360 V2 Ultra ARGB Sync invece si trovano nella schermata Lighting, da qui potrete caricare GIF e .JPG da una dimensione massima di 480×480 pixel e da qualsiasi posizione all’interno del vostro pc (o anche cloud) alle cartelle di default di TT RGB Plus.


Una volta caricata l’immagine potremo deciderne l’orientamento a 360′ gradi ( tramite le freccette accanto al riquadro dell’immagine), come posizionarla all’interno dello schermo e come ritagliarla o ingrandirla, nel caso di file più grandi o più piccoli dello standard accettato

Potremo inoltre selezionare da sinistra tutta una serie di valori e temperature che compariranno in modalità carosello sopra l’immagine.

Accoppiando le immagini e i video del piccolo schermo con degli effetti led dai colori corrispondenti abbiamo impreziosito la nostra build.


Se la modalità Upload File dovesse stufarci selezionando il menù a tendina troveremo altri tipi di visualizzazioni, questi saranno principalmente dei lettori di temperature del sistema, ma troveremo anche:

  • Un riproduttore che, collegando a internet il pc e fornendo all’OS la nostra posizione, ci indicherà temperatura esterna, meteo, forza del vento etc.
  • Un orologio in stile analogico.
  • Una funzione che streammerà le nostre immagini a schermo sull’ LCD da 2,1”.

CT 120 E POMPA, CURVA VENTOLE E TEST RUMOROSITA’:

Dato che abbiamo scelto di montare sul nostro nuovo case ben undici Thermaltake CT120, abbiamo deciso di includerle nella prova sulla rumorosità e sull’efficienza, esse non si sono rivelate particolarmente silenziose a massimo carico, ma dai nostri test sono risultate davvero interessanti a livello prestazionale, oltre che estetico.

Impostando con SignalRGB una curva ventole in modalità Quiet il pc si è dimostrato silenziosissimo su carichi leggeri e medi, con le ventole non essenziali (quindi escludendo le tre laterali in immissione e quelle collegate alla pompa in estrazione) impostate in modalità fan-stop sotto i 50 °C .

Una volta superata questa temperatura i valori di tutte le ventole in movimento si attestavano tra i 750 e i 1000 rpm circa, garantendo un utilizzo davvero tranquillo con rumorosità tra i 37 e i 45 decibel*.

Testandola sui carichi pesanti, Cinebench abbiamo visto (ovviamente) una rapida impennata nella curva ventole sino ai 75/80 , con valori tra i 1500 e i 2000 rpm e rumorosità comunque non troppo fastidiosa, che si attestava tra i 55 e i 63 decibel. *

Per quanto riguarda la pompa del Thermaltake TH360 V2 Ultra parliamo di uno strumento capace di girare tra i 1500 e 3300 rpm dichiarati, pilotandolo sempre in modalità quiet anche con i carichi più estremi testati dal nostro 5900x, poco sotto gli 80 °C fissi, non ha mai superato i 2500 rpm.


A livello di rumorosità abbiamo percepito la pompa sopra le ventole solamente durante i primi momenti del primo avvio, con un lieve sciabordio d’acqua, ma dopo pochi minuti di giri il rumore è completamente sparito.

Cinque ventole in meno che girano in idle, tre della nostra GPU e 2 Thermaltake CT120 del case, contribuiscono decisamente ad abbassare la rumorosità del sistema.



*N.B. I test sono stati eseguiti di notte, in condizioni di silenzio assoluto.

TEST TEMPERATURE:

Quale mese migliore di Agosto 2024, con temperature che sono arrivate a toccare anche i 36°C esterni, per mettere alla prova le capacità di dissipazione del nostro Thermaltake TH360 V2 Ultra Argb Sync?

Data la natura gaming della nostra testata, abbiamo scelto di focalizzarci su un uso ludico del dissipatore, facendo un test drive di circa 5 ore, dalle 8 del mattino sino alle 13, barcamenandoci tra Horizon 2, Red Dead Redemption 2 e Spiderman Miles Morales.

Come potete notare dagli screenshot, in cinque ore di gioco, con delle temperature esterne infernali, il Thermaltake TH360 V2 Ultra è riuscito a gestire perfettamente le temperature del nostro processore su tre titoli Tripla A abbastanza pesanti, con temperature che non hanno mai superato i 73°C, senza picchi particolari, contro i 45°C60°C in idle/carichi leggeri.

Subito dopo la prima prova abbiamo deciso di spostarci su qualcosa di più classico, con dei test in Single e Multi Core sul benchmark Cinebench.
Nel primo caso il TH360 V2 Ultra ha tenuto sempre e comunque le temperature sotto i 65°C, nel secondo abbiamo superato di poco i 71°C.

Cinebench, test in Single Core.
Cinebench, test in Multi Core.

Spostandoci subito dopo su tester più cpu focused, come BurnInTest, abbiamo raggiunto ma mai superato gli 80°C.

Come bonus, la notte stessa (con temperature esterne di circa 27°C) abbiamo testato le capacità dell’aio su Nobody Wants To Die, investigativo cyberpunk dalle vibes noir anni 20′, realizzato in Unreal Engine 5, anche in questo caso il processore è rimasto su degli stabilissimi 65°C sino alla fine della nostra partita.

Come tocco finale alcuni giorni dopo, con delle temperature afose ma in lieve calo, abbiamo approfittato della versione di prova di Space Marine 2 giunta in redazione per vedere come si sarebbe comportato il Thermaltake TH360 V2 Ultra su un gioco decisamente cpu-bound.

Le orde di tiranidi gestite dall’interessantissimo SWARM Engine sono state tenute ampiamente a basa dal dissipatore a liquido, oltre che dalla nostra fida spada a catena, con temperature dai 70 ai 73°C nelle fasi più tranquille, senza mai superare i 75°C anche con giganteschi sciami di creature a schermo.




*N.B. Le prove sono state eseguite con la qualità massima raggiungibile dalla nostra build, attivando sempre il DLSS in modalità qualità come upscaler e, dove possibile, anche il frame generator.

*N.B.2. I test sono stati svolti su un sistema AMD AM4, con una cpu Ryzen 9 5900x.

*N.B.3. I colori esageramente luminosi e tendenti al rosso dei primi screenshot sono frutto di NVidia Geforce Experience, che ha deciso di friggere alcuni dei nostri scatti senza un particolare motivo.


Seguiteci sul nostro sito per altre recensioni e articoli in arrivo nei prossimi giorni.

Thermaltake TH360 V2 Ultra
In Conclusione
Il Thermaltake TH360 V2 Ultra è un dissipatore dal prezzo abbastanza abbordabile. Molto elegante, questo aio impreziosirà la vostra build offrendo allo stesso tempo temperature contenute e stabili e, grazie alle tre ventole CT120 incluse nella confezione, anche una bassa rumorosità.La qualità costruttiva del dissipatore è alta, ma per qualche ragione questo non vale per la verniciatura del blocco waterblock, che è davvero di scarsa qualità. Altri difetti che ci hanno davvero fatto storcere il naso sono i problemi di software dello schermo e le assurde scelte di cavetteria a lui collegata. Anche la totale assenza di riscontro da parte dell'assistenza Thermaltake ci ha davvero sconfortato.
Pregi
Elegante e davvero bello.
Ottimi materiali.
Temperature basse e stabili
Le ventole CT120 sono molto belle, prestanti e poco rumorose.
Schermo LCD 2,1'' di ottima qualità.
Facile da montare, se avete un socket Intel.
Difetti
L'assistenza tecnica Thermaltake non ha risposto alle nostre richieste, per fortuna l'abbiamo acquistato su Amazon
La cavetteria dello schermo LCD è davvero assurda e occupa spazio inutile nel case.
Il blocco waterblock/pompa/schermo è tinto con una vernice di pessima qualità che si scrosta con uno sguardo, state attentissimi in fase di montaggio.
La connessione usb dello schermo soffre di problemi di driver, sarete costretti a disconnettere e riconnettere il cavo ogni pochi giorni.
Il kit per AM4 e AM5 rende più complicato il montaggio su questi socket.
7
Voto

Di Nicola Lecis

Classe 1988.Nerd sin dalla più tenera età, cresce con un'infinita passione (ossessione?) per videogiochi, musica, fumetti, arte, letteratura, strumenti musicali a corda, hardware, cinema, arti marziali e fitness.