E’ passato ormai qualche tempo dal rilascio dell’ultimo capitolo di Sally Face, titolo indipendente che ha saputo attirare attorno a se l’amore di un attivo pubblico di appassionati.

L’avventura di Sal Fisher è un’esperienza unica ed irripetibile ed ora più che mai ci troviamo nel periodo perfetto per viverla in tutta la sua potenza emotiva.


“Paura della mortadella”

Sally Face è un titolo che vede il suo cuore pulsante nella narrazione, misteriosa e stranamente familiare.
Vestiremo sin da subito i panni di Sal Fisher, ragazzino con il volto sfigurato che si è appena trasferito in un nuovo condominio insieme a suo padre nell’intento di cambiare aria dopo la morte dell’amata madre.

Nel condominio Sally Face ( così chiamato per la sua maschera bianca ) avrà modo di fare nuove conoscenze, fra individui inquietanti e stanze apparentemente abbandonate.

Per fortuna non tutto è così drammatico per il povero Sally che farà la conoscenza di quello che sarà il nostro migliore amico per il resto dell’avventura, Larry, seguito da Todd, Ashley e Chug nei capitoli successivi.

Il condominio Addison è tutt’altro che un luogo tranquillo e Sally e i suoi amici si ritroveranno ben presto ad affrontare un male molto più grande di loro, radicato all’interno dell’edificio ormai da centinaia di anni e pronto a prendere il sopravvento sull’intero pianeta.

L’esplorazione dell’edificio ci porterà a compiere diverse scoperte traumatizzanti ( ad esempio la “paura della mortadella” citata nel titolo ) e a dubitare di gran parte dei nostri conoscenti che inizieremo a ritenere coinvolti, trascinando il protagonista e il suo gruppo in frequenti situazioni spiacevoli e rischiose.

Con il rapido scorrere degli eventi dei 5 episodi che compongono la totalità dell’impianto narrativo di questo titolo, la trama avrà modo di assumere un’identità sempre più intrisa nel paranormale e nell’occulto, con dei risvolti interessanti ma non per forza apprezzabili da tutti gli utenti.

Se da un lato la narrativa sembra raggiungere un climax a nostro avviso un po’ esagerato nello svolgimento, il comparto creativo del gioco esplode nell’ultimo episodio regalando un susseguirsi di sorprese di vario genere tecnico e ludico che difficilmente dimenticheremo.

Al netto di fasi più tranquille e moderate nei tempi, il gioco presenta spesso dei vistosi sbalzi di carattere horror, che corrispondono alle rivelazioni più macabre e terrificanti della nostra compagnia.


Condividere il terrore


Uno degli elementi più significativi e memorabili del gioco è sicuramente il sentimento di amicizia e di fiducia che inizieremo a provare nei confronti dei nostri compagni di avventura e dello stesso Sally, protagonista dal carattere ben delineato e ricco di spunti riflessivi.

Non possiamo infatti negare di aver provato un certo grado di emozione durante la narrazione degli eventi, spesso preoccupati per la sorte degli sfortunati personaggi.
Ma non è solo il nostro gruppo a brillare per quanto concerne la caratterizzazione, avremo infatti modo di incontrare un gran numero di individui bizzarri e a tratti molto inquietanti che svolgono un ruolo fondamentale nel delineare la sensazione di pura ansia e disagio che permea l’intera ambientazione.

Ogni episodio in tal senso rappresenta un tassello fondamentale nella comprensione di un quadro caratteriale altrimenti non chiaro e apparentemente poco approfondito.
Non è raro che il gioco faccia scorrere del tempo facendoci notare il cambiamento della condizione mentale dei personaggi coinvolti nelle nostre investigazioni, talvolta facendo pesare fortemente le scelte obbligate del nostro protagonista.

Potete quindi aspettarvi un’opera coinvolgente e a tratti emozionante nei suoi drammatici risvolti narrativi.

Per quanto riguarda la durata complessiva del titolo possiamo indicarvi un range che va dalle 7 alle 10 ore totali a secondo della vostra voglia di esplorare e approfondire le varie location.


Rompere l’essenzialità

Trattandosi di un gioco d’avventura estremamente narrativo, sarebbe lecito aspettarsi da Sally Face un gameplay piuttosto basilare e privo di particolari sorprese ed è effettivamente così per quasi l’intera durata del titolo, con delle piccole ma piacevoli eccezioni.

Se infatti ci ritroveremo a camminare ed interagire con lo scenario e i suoi personaggi per quasi tutto il tempo, l’introduzione di minigiochi dal ritmo più serrato riesce a donare all’opera un leggero ma necessario tocco di varietà ludica, la cui mancanza avrebbe reso il titolo completamente statico e dedito alla sola investigazione bidimensionale.

Oltre a ciò sono presenti diversi enigmi di difficoltà non eccessiva e una buona quantità di segreti, molto interessanti e abbastanza rilevanti anche sul piano livello narrativo.

Una nota di merito va all’importanza dell’esplorazione delle location presenti nel gioco, in particolare del condominio, che non solo permette molto spesso di aggiungere degli elementi di trama interessanti ma anche di scoprire i segreti citati in precedenza e sbloccare una varietà di achievement nascosti.


Quando l’art style è carattere

Il comparto artistico di Sally Face non è oggettivamente eccelso, è tuttavia parte integrante dell’identità stessa del titolo, rendendolo ancora più unico e riconoscibile fra la grande quantità di avventure disponibili sul mercato.

Di fatto lo stile grafico riesce ad essere godibile e accomodante nelle fasi più tranquille, non rinunciando allo stesso tempo a trasmettere forti dosi di inquietudine e paura qualora la narrazione dovesse richiederlo.

Un esempio lampante di quanto detto in precedenza sta nei primi piani dei personaggi che incontreremo, capaci di metterci a disagio anche quando a parlarci è un volto apparentemente amico.

Lo stesso discorso vale per il comparto sonoro del gioco, le musiche tenderanno infatti ad entrarci nel cervello durante l’esplorazione dei piani, accompagnandosi perfettamente alle sensazioni offerte dall’ambientazione misteriosa dei luoghi che andremo a visitare.

Come accennato in precedenza, l’esplosione artistica dell’ultimo capitolo ci ha donato diverse sorprese dal punto di vista tecnico, elemento che però preferiremmo non rivelarvi in sede di recensione per lasciarlo piuttosto alla vostra esperienza.

Per quanto riguarda la stabilità della build definitiva da noi provata per la stesura di questa recensione, possiamo confermare l’assenza totale di qualsiasi tipo di problema tecnico non avendo incontrato alcun bug o artefatto nelle nostre circa 8 ore di gioco.

La natura 2d del titolo dovrebbe permetterne la fruizione sulla maggior parte delle piattaforme PC a patto di possedere almeno Windows 7.


Ringraziamo lo sviluppatore Portable Moose per averci fornito una copia del gioco.

Potete acquistare Sally Face Complete su Steam per circa 13 euro cliccando qui.
Il titolo è presente anche su console Nintendo Switch.

Di Mario Ricerni

Appassionato di videogiochi, cinema e musica, ha creato STWGames per condividere il sogno di entrare in diretto contatto con l'industria che ha ammirato sin dall'infanzia.