I videogiochi, dapprima nati esclusivamente come forma d’intrattenimento, nel corso degli anni si sono potuti evolvere sempre di più anche dal punto di vista grafico e narrativo ma anche da quello culturale. Per questo, sempre più persone, anche esterne al mondo dei videogiochi, riescono a definirli vere e proprie forme d’arte. A confermare questa evoluzione si aggiunge anche la nuova sezione dedicata ai videogiochi inaugurata al Museo del cinema di Torino. In quest’area, oltre a poter vedere il processo creativo che c’è dietro di questi, si potranno vedere concept art, bozze e sceneggiature che hanno contribuito alla realizzazione dei titoli che amiamo.

Nella mostra è stato dato spazio ai principali titoli di Quantic Dream, casa di sviluppo di titoli come Detroit: Become Human ed Heavy Rain. Inoltre, sono stati inclusi diversi tripla A, come Red Dead Redemption, Death Stranding, Alan Wake II e Assassin’s Creed Mirage, insieme a giochi indie, come Gone Home e Braid. Infine, non manca un lato dedicato al retrogaming, dove spiccano Broken Sword e Prince of Persia. Oltre ai sopracitati titoli, è stato già detto che la mostra subirà una costante evoluzione e presto arriverà ad accogliere anche titoli come Final Fantasy VII e Life is Strange.

Inoltre, dal sito del museo nazionale del cinema, è possibile accedere ad una sala virtuale dalla quale si potranno vedere script, trailer e making of in modo ancora più approfondito.


Titoli di Quantic Dream

I titoli di Quantic Dream sono da sempre riconoscibili per via del loro gameplay fortemente cinematografico e per questo non potevano mancare in un museo dedicato al cinema. La sezione dedicata a Detroit: Become Human mostra le maschere utilizzate per la motion capture, da sempre uno dei fiori all’occhiello dei giochi dello studio francese. Per Heavy Rain invece, oltre alla fotocamera di Ethan utilizzata per le riprese della motion capture, vi è anche l’intera sceneggiatura.


Titoli tripla A

Alla mostra, non potevano mancare molti titoli tripla A, vanto dell’industria per via della qualità delle loro produzioni che non ha nulla da invidiare a quelle cinematografiche. Tra i titoli spicca il recente Alan Wake II di Remedy Entertainment, che occupa l’area più grande della mostra. Per il titolo, oltre alla sceneggiatura che è possibile vedere anche nel gioco stesso, sono presenti molti dei props utilizzati nelle riprese delle cutscene in live action, come la macchina da scrivere e la borsa di Alan Wake, il maglione di Saga e una delle maschere appartenenti ai cultisti.

Per gli altri titoli sono stati riservati degli spazi più ristretti. Per Death Stranding è presente la fedelissima copia del BB che vi era in allegato alle collector’s edition del titolo.
In una zona che può passare in secondo piano sono esposti i post-it utilizzati nella stesura della trama di Red Dead Redemption, capolavoro western di Rockstar Games.
Mentre per Assassin’s Creed Mirage sono stati esposti numerosi concept art che mostrano l’ambientazione del titolo oltre alla sceneggiatura e allo script.


Titoli indie

Una grande sorpresa della mostra è sicuramente l’attenzione che è stata data anche ai titoli indie. Con il grande successo che stanno acquisendo negli ultimi anni e la mole di lavoro di cui si fanno carico i piccoli studi che vi lavorano, meritavano di avere un’area all’interno della mostra. Nello specifico, è stato deciso dare spazio a due titoli che hanno fatto la storia degli indie: Braid e Gone Home.


Nel caso di Braid, sono stati riportati concept art e sketch per mostrare il processo creativo che vi è dietro il titolo, mentre per Gone Home sono stati esposti biglietti, scritte e disegni fatti a mano che è possibile vedere nel gioco, oltre allo script del gioco.


Titoli retro

Ultimi, ma non per importanza, sono alcuni dei pilastri che hanno fatto la storia del videogioco, nello specifico il primo Prince of Persia, pioniere del genere platform e iniziatore dell’amata saga omonima, e Broken Sword: il segreto dei templari, una delle avventure grafiche più amate dell’epoca PS1. Entrambi i titoli prendono una grossa porzione della mostra, e in esposizione troviamo presenti oggetti particolari come i lucidi per le scene animate, sceneggiature, bozze e anche estratti del rotoscopio.


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Di MariaRosaria Cozzolino

Grande appassionata di videogiochi, specialmente retro, e cinema. Moglie amorevole e mamma di molti peluche che la accompagnano nella scrittura degli articoli per questo piccolo e caldo spazio nel grande oceano di internet.