Nelle scorse giornate abbiamo avuto l’opportunità di provare la demo di Wheel World attualmente disponibile su Steam, che ha attirato la nostra attenzione per il suo concept particolarmente originale. Inizialmente presentato al pubblico con il nome di Ghost Bike, il progetto viene sviluppato da Messhof e pubblicato da Annapurna Interactive, due nomi che nel panorama videoludico indipendente sono ben conosciuti.
Le prime impressioni che abbiamo ricavato dall’esperienza offerta da questa versione preliminare ci portano a considerarlo un titolo potenzialmente interessante, capace di mescolare dinamiche di gameplay molto semplici con un’ambientazione interessante.

L’idea di base di Wheel World risulta particolarmente affascinante, riuscendo nell’intendo di catturare l’attenzione proprio grazie alla sua capacità di unire degli elementi insoliti, creando un contesto in cui una semplice bicicletta diventa un vero e proprio simbolo, andando ben oltre la semplice funzione di mezzo di trasporto.
Fin dall’inizio della demo, il giocatore viene introdotto a un mondo in cui le biciclette rappresentano non solo un aspetto centrale della vita quotidiana, ma anche un concetto che viene legato alla vita e alla morte. Dopo aver compreso questa premessa, il nostro viaggio inizia con la scoperta di Skully, un’entità estranea al nostro mondo che governa il ciclo vitale dell’universo utilizzando le biciclette come strumento per viaggiare attraverso epoche e dimensioni.
È proprio questa creatura a intrecciare il nostro destino con quello della nostra protagonista Kat, che trova una bici arrugginita e tutta malconcia e, al suo interno, la presenza di questo essere ultraterreno. Senza troppe domande, la giovane accetta di diventare il nuovo pilota per conto di Skully e si impegna nella missione di aiutarla a salvare questo mondo.

L’incipit narrativo, pur senza scendere minimamente nei dettagli più profondi della storia, riesce a trasmettere un senso di mistero e lascia intravedere la possibilità di una trama ben articolata, o almeno si spera. Del resto, considerando la tradizione dei titoli pubblicati da Annapurna Interactive, ben noti per il loro forte impatto narrativo, ci aspettiamo che anche in questo caso la storia svolga un ruolo molto importante nell’esperienza di gioco, evitando di essere relegata a semplice sfondo per favorire esclusivamente la componente ludica.
A tutta velocità
Dal punto di vista del gameplay, il fulcro dell’esperienza ruota attorno alle gare, che vanno a rappresentare la principale attività all’interno di Wheel World. L’obiettivo è quello di vincere le competizioni per accumulare Reputazione, una sorta di livello che ci permette di accedere a nuove aree e quindi di avanzare nel gioco.
Parlando del sistema di guida delle biciclette, questo si presenta immediato e accessibile, con una chiara impostazione arcade che punta tutto sulla fluidità dell’azione piuttosto che sulla complessità della simulazione che siamo abituati a intravedere in altri titoli dello stesso genere.
Nella demo sono presenti due gare di livello base, pensate per familiarizzare con le meccaniche di sterzata, frenata e gestione della velocità. Un elemento distintivo del gameplay è rappresentato da una sorta di boost, una funzione attivabile grazie all’energia fornita da Skully, che si ricarica attraversando rampe sparte lungo il tracciato, sfruttando la scia degli avversari o evitando ostacoli con precisione e magari un po’ di fortuna.

L’impressione generale è quella di un’esperienza di guida divertente, che potrebbe rivelarsi particolarmente appagante una volta che il gioco sarà completo e offrirà un numero maggiore di percorsi e sfide.
Una bici sempre aggiornata
Un altro aspetto che arricchisce ulteriormente l’esperienza di gioco è la possibilità di personalizzare la propria bici. Durante l’esplorazione della mappa, infatti, è possibile trovare componenti all’interno di casse luccicanti sparse nei vari ambienti oppure ottenendole come ricompensa al termine delle gare.
Questi aggiornamenti non si limitano a un valore estetico, ma influiscono concretamente sulle prestazioni della bicicletta migliorando le statistiche come velocità e frenata, ma aggiungono anche diverse caratteristiche come un maggiore controllo in aria o maggior stabilità su superfici diverse.

Questa personalizzazione base rappresenta un incentivo all’esplorazione e contribuisce a rendere più variegata l’esperienza, evitando che le corse si riducano esclusivamente a una questione di abilità. Sarà interessante capire quanto queste modifiche possano incidere sul bilanciamento del gioco e se il sistema di progressione riuscirà a mantenere una curva di apprendimento stimolante per tutta la durata.
Un mondo colorato da esplorare
Un elemento distintivo di Wheel World è il suo approccio non lineare alla progressione. A differenza di molti titoli di corse, che propongono una sequenza fissa di gare da affrontare una dopo l’altra, qui l’esplorazione sembra giocare un ruolo fondamentale.
Questo potrebbe tradursi in un’esperienza più variegata, dando la possibilità da affrontare le sfide in un ordine meno rigido e di scoprire nuovi percorsi in modo più naturale.
Resta da vedere come questa struttura influenzerà la longevità del gioco e se gli sviluppatori sapranno sfruttare al meglio questo potenziale per evitare che l’esperienza diventi ripetitiva nel lungo periodo.
Dal punto di vista estetico, Wheel World si distingue per un comparto grafico semplice ma stilisticamente curato, dove l’atmosfera visiva risulta essere molto accattivante, con una palette di colori vivace e un design stilizzato che ben si adatta al tono del gioco.
Per quanto riguarda la durata della demo, l’esperienza proposta si aggira intorno ai venti minuti, permettendo di esplorare una porzione di mappa abbastanza ampia almeno per avere un’idea delle potenzialità del titolo.

Sul fronte tecnico, abbiamo riscontrato qualche problema di ottimizzazione, in particolare con la versione DirectX 12, sebbene il passaggio alla versione precedente abbia risolto la situazione. Trattandosi di una demo, è lecito aspettarsi che questi problemi vengano risolti prima del rilascio definitivo, ma resta un aspetto da monitorare attentamente per garantire un’esperienza fluida al lancio su tutte le piattaforme.
L’aspetto su cui abbiamo più dubbi riguarda la varietà dei tracciati e la capacità del gioco di mantenere alto l’interesse nel lungo periodo. La ripetitività potrebbe rappresentare un rischio concreto se il design delle gare non si rivelerà sufficientemente stimolante o se il sistema di progressione si baserà esclusivamente sull’ottenimento di pezzi migliori per la bicicletta. La chiave del successo potrebbe quindi essere un giusto equilibrio ben studiato tra abilità del giocatore, gestione della personalizzazione e diversificazione delle sfide.
In Conclusione…
Wheel World si presenta come un titolo dal concept molto interessante e con un gameplay accessibile. La sua forza può risiedere nella combinazione tra un forte stile grafico e un sistema di gioco che promette di unire l’esplorazione e corse su due ruote capaci di divertire.
Tuttavia, resta da vedere se gli sviluppatori riusciranno a bilanciare in maniera corretta la progressione e la mantenere una certa varietà di contenuti.
Con un’uscita prevista per l’estate del 2025 su PC, PlayStation e Xbox, ci auguriamo che il prodotto finale riesca a valorizzare le sue idee e a offrire un’esperienza capace di lasciare un segno concreto nel suo genere.
Seguiteci sul nostro sito per altre recensioni e articoli in arrivo nei prossimi giorni.