Si è spesso parlato di come il gaming si stia decentralizzando dalle console per spostarsi in cloud su altre piattaforme, ed in questo Xbox la sta facendo da padrone, portando il gaming alla portata di tutti e di qualunque tasca, ma soprattutto in qualunque luogo e momento.

Per chi non lo sapesse, l’Amazon Fire Stick è una chiavetta con attacco HDMI che, se collegata alla nostra TV (o a qualunque altro schermo che la supporti), ci permetterà di accedere a una miriade di servizi tra cui Netflix, Prime Video, YouTube e tanti altri.

Sul suo canale X, Xbox ci ha fatto sapere che da luglio sarà possibile usare Fire Stick per accedere all’applicazione di casa Microsoft, “Xbox Cloud”, che, con una buona connessione a internet, ci permetterà di giocare in streaming al catalogo della sua console, senza compromessi di luogo o senza essere legati a uno strumento che di fatto non può essere portato in giro, o almeno non comodamente.


Dubbi  e domande

Come anticipato all’inizio, si è spesso parlato di come si stesse andando negli anni nella direzione del cloud gaming e, facendo ciò, si sono sempre riscontrati i pro e i contro della situazione.
Se infatti è vero che la cosa rende il videogiocare (che ricordiamolo è un bene di lusso) alla portata economica di praticamente chiunque, è anche vero che essere dipendenti dalla linea internet può rappresentare un rischio, specie nel nostro paese.

Sebbene l’uso del servizio richieda una normalissima connessione da 20 Mbps, è da considerare che l’Italia, a livello di infrastrutture di rete, non possiede una copertura tale da rendere sicuro un passaggio dal gaming tradizionale a quello in cloud, costringendo un eventuale utente ad assicurarsi che la propria linea possa effettivamente permettergli l’uso di questo strumento.

Inoltre, sempre analizzando la questione, si può parlare di come in questo slegarsi dalle console ci si vincoli ad un abbonamento, data la necessità di essere iscritti al servizio di Xbox Cloud. Anche se nulla vieta che in futuro non vengano fuori servizi come l’ormai defunta Google Stadia o l’attuale Geforce Now, che permettono l’uso del cloud gaming con i propri giochi acquistati, la dipendenza di un gioco in catalogo nei loro server rappresenterà in ogni caso una difficoltà non da poco.

Ma cos’è che rende importante l’approdo di Xbox Cloud su Fire Stick? La risposta, sebbene banale, è che non tutte le Smart TV sono compatibili con l’app Xbox Cloud Gaming. La disponibilità dell’app varia a seconda del produttore e del sistema operativo della TV: alcuni modelli potrebbero non supportare l’app del tutto, o potrebbero richiedere aggiornamenti software specifici. Inoltre, il Fire Stick è un dispositivo relativamente economico rispetto all’acquisto di una nuova Smart TV o di una console Xbox.
Questo rende il gaming in streaming di alta qualità accessibile a una fascia di utenti molto più ampia.


Cosa rappresenta concretamente

Sebbene i dubbi e le domande si affollino all’interno dell’articolo, dobbiamo ragionare anche su quelli che sono i vantaggi di questa innovazione. In primo luogo, come già spiegato, questa soluzione concede a chiunque di poter accedere al vasto catalogo Xbox.
Ad oggi basta un controller, il Fire Stick (o uno smartphone) ed un abbonamento, e con meno di 100€ diventa possibile mettersi a giocare.

I vantaggi tuttavia non devono essere relegati necessariamente a un contesto economico perché, se è vero che c’è chi preferisce associarsi alle console per poter giocare, c’è da tenere di conto che queste deperiscono sia fisicamente che virtualmente con l’avanzare delle nuove generazioni. Questa tecnologia, se verrà portata avanti, ci slegherà per forza di cose dal concetto di “generazione”, non portandoci più ad aggiornare l’hardware ogni 4-6 anni.

In conclusione, la notizia di Xbox non dovrebbe far altro che far gioire, sicché implica l’avanzamento dell’industria videoludica all’interno di questo mercato pionieristico per il gaming.
Inoltre, e non meno importante, non è detto che i due mercati (quello in cloud e quello fisico) non possano invece andare di pari passo coesistendo, senza che uno elimini necessariamente l’altro, ma questo solo il tempo ce lo dirà.


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